27. giugno 2013
I grandi festival dell’estate sono l’occasione per una vacanza alla scoperta delle tradizioni e della Serbia contemporanea
La Serbia è l’epicentro della musica nei Balcani, un territorio di grande folklore in cui è possibile coniugare divertimento e cultura, storia e socialità, danze e itinerari fuori dal...
I grandi festival dell’estate sono l’occasione per una vacanza alla scoperta delle tradizioni e della Serbia contemporanea
La Serbia è l’epicentro della musica nei Balcani, un territorio di grande folklore in cui è possibile coniugare divertimento e cultura, storia e socialità, danze e itinerari fuori dal comune. Dal jazz all’elettronica contemporanea, dagli ottoni alla turbo folk, da luglio ad agosto sotto il cielo della Serbia tra Novi Sad e Guča, tra Belgrado e Niš una grande babilonia di suoni connota l’estate 2013. I festival estivi sono una soluzione ideale per concedersi un’avventura alla scoperta della tradizione culturale e della nuova Serbia.
L’estate dei festival inizia nella vivacissima Novi Sad, alla Fortezza di Petrovaradin, che gli austriaci consideravano così sicura da soprannominarla la “Gibilterra del Danubio”. Tra il 10 e il 14 luglio, la fortezza ospita l’Exit Festival, il più importante evento musicale dell’Europa meridionale. Trecentomila ragazzi provenienti da 60 paesi del mondo celebreranno la (r)evolution, l’Exit 2013, ascoltando Atoms for Peace, Nick Cave and the Bed Seeds, Bloc Party, Snoop Lion, ballando Fatboy Slim, Diplo, Jeff Mills e decine di altre star internazionali della musica contemporanea. Le giornata dell’Exit possono essere un’occasione per conoscere Novi Sad e i suoi dintorni. Cuore di Novi Sad è la città vecchia di Stari Grad, che ospita il municipio, il palazzo vescovile, la cattedrale in stile gotico e la sinagoga. La Vojvodina, la regione di Novi Sad, offre infinite possibilità di svago: dalle cantine vinicole di Smrenski Karlovici al parco nazionale di Fruska Gora, dove vivere il connubio tra natura e spiritualità, visitando i sedici monasteri ortodossi. Le campagne della Vojvodina offrono, inoltre, l’occasione per essere catapultati in un’altra epoca: soggiornando in una tradizionale Salaš, si possono vivere giornate senza e fuori dal tempo, il relax ideale per il dopo Exit.
Dal 1961 nel cuore della Serbia, nella cittadina di Guča si incontrano la tradizione slava e i ritmi orientali per il gran festival degli ottoni. Orchestre provenienti da tutta la Serbia e anche da Grecia, Francia, Germania, Israele diffondono i suoni di trombe, sassofoni, clarinetti, flauti, sfidandosi per vincere la Tromba d’oro di Dragacevo. Il Festival di Guča è il trionfo del folklore dei Balcani: dal 5 all’11 agosto i musicisti suonano indossando i costumi della tradizione e la cittadina è invasa da una ilarità contagiosa. Nel cuore della Serbia, Guča si trova tra la città di Kraljevo, che sorge alla confluenza tra il fiume Ibar e la grande Morava e Mokra Gora, uno dei luoghi più suggestivi del paese. Letteralmente “la montagna bagnata”, Mokra Gora è un villaggio che si erge alle pendenze del monte Zlatibor. Una delle attrazioni più curiose della regione è la ferrovia “Šarganska osmica”, costruita a inizio del ventesimo secolo: i treni fanno tappa a Dvengrad, l'etno-villaggio costruito da Emir Kustrurica, dove si svolge il Küstendor Film e Music Festival.
A cavallo di Ferragosto, tra il 14 e il 18 agosto nei giorni del Belgrade Beer Fest fiumi di birra scorrono tra le vie della capitale serba. Oltre cinquecentomila persone, novanta marchi mondiali della birra e numerose rock band arrivano a Belgrado. Nato nel 2003, il festival ha ospitato negli anni rockstar come Franky Ramone e gruppi leggendari come i Simple Minds. Il Beer Fest è l’occasione per scoprire una delle capitali più giovani d’Europa: il 40% dei belgradesi, infatti, ha un’età compresa tra i 15 e 44 anni. Tra una risata e l’altra è possibile prendersi una pausa dal frastuono del divertimento, con momenti di relax sulla spiaggia di Ada Ciganlija e visite culturali, per esempio al Museo Nikola Tesla, in cui è narrata la storia del grande scienziato, al Museo della Storia Jugoslava che ospita la tomba di Tito, o a Beli Dvor, dove sorge la residenza dei Karađorđević, la famiglia reale serba.
Più a sud, tra il 15 e il 18 agosto a Niš, città natale dell’Imperatore Costantino, grandi interpreti del jazz contemporaneo sono i protagonisti del Nišville Jazz Festival. Le note e gli echi di Ray Gelato and the Giants, Hubert Tubbs, Ginger Baker, Ron Carter e Kyle Eastwood, figlio di Clint, si diffondono nella città che quest’anno festeggia i 17 secoli dell’Editto di Milano. L’editto, siglato nel 313 dall’Imperatore Romano d’Occidente Costantino e Licinio, Imperatore Romano d’Oriente, dichiarò la neutralità dell’impero nei confronti di qualsiasi fede e pose fine alle persecuzioni religiose. Il Nišville Jazz Festival celebra la sua 32a edizione con i suggestivi concerti open-air tra i resti della città romana e offre la possibilità per i musicisti amanti del genere di iscriversi a workshop di piano, chitarra, basso, ottoni tenuti da alcuni tra i grandi protagonisti del festival.
Come raggiungere la Serbia
Alitalia e JAT Airways collegano Roma (due volte al giorno) e Milano (ogni giorno escluso il martedì) con l’aeroporto Nikola Testa di Belgrado. Da Milano Malpensa, invece, EasyJet vola tre volte alla settimana sulla capitale. Da Trieste, il martedì e il venerdì, si può raggiungere Niš, volando con Mistral Air.