14. aprile 2011
Basilica di Santa Croce, Chiostro antico, 15 Aprile, ore 17.00
Le opere d’arte che verranno presentate nella mostra Serbia, terra di affreschi (dal 15 aprile al 15 maggio) fanno parte di una collezione permanente del Museo Nazionale di Belgrado: Galleria di Affreschi, fondata nel 1952, che raccoglie...
Basilica di Santa Croce, Chiostro antico, 15 Aprile, ore 17.00Le opere d’arte che verranno presentate nella mostra Serbia, terra di affreschi (dal 15 aprile al 15 maggio) fanno parte di una collezione permanente del Museo Nazionale di Belgrado: Galleria di Affreschi, fondata nel 1952, che raccoglie quasi 1200 riproduzioni dei più importanti affreschi eseguiti in Serbia tra l’XI e il XV secolo. Questa importante collezione rende la Galleria di Affreschi un museo unico al mondo, secondo per grandezza solo al Museo Nazionale francese dei Monumenti, a Palais de Chaillot a Parigi.
E’ un vero viaggio nella cultura, nell’arte e nella spiritualità della Serbia, una terra nella quale l’arte bizantina fioriva per secoli. I tesori nazionali della Serbia, patrimonio mondiale dell’UNESCO si sono conservati principalmente nei monasteri medioevali rappresentando un magnifico esempio della cultura di questa terra che vale la pena di conoscere. Le dinastie regnanti serbe, profondamente devote al cristianesimo, prestavano molta attenzione alla edificazione di tempi votivi. Costruendo chiese e monasteri, divulgavano la fede nel popolo, incoraggiavano l’insegnamento e la scrittura, miglioravano l’organizzazione ecclesiastica, e infine trovavano luogo di pace eterna nei propri templi. I monasteri serbi medievali sono un esempio straordinario della sintesi tra le culture religiose bizantina e mediterranea. Anche dopo il declino e il crollo definitivo dello stato bizantino, la sua cultura ha avuto una prevalenza decisiva continuando a svilupparsi come parte della cultura serba.
La mostra presenterà alcune delle opere più significative come La Morte di Anna Dandolo (figlia di un doge veneziano e madre della regina Hélène d'Anjou data in sposa al re Uros I) che riprende una scena tradizionale della Dormizione della Vergine, ancora oggi visibile nel monastero dei Sopoćani.
“Santa Corce”, come sottolinea P. Antonio di Marcantonio, Rettore della Basilica di Santa Croce “ con la sua vocazione artistica e culturale, accogliendo questa mostra vuole anche promuovere un confronto tra due mondi che hanno segnato profondamente l’arte figurativa: quello bizantino e quello gotico. Un confronto tra due culture per comunicare messaggi attraverso il linguaggio universale dell’arte.”
La mostra Serbia, terra di affreschi, è un’ulteriore occasione per conoscere questa destinazione e il suo retaggio culturale. “La Serbia riconferma la propria vocazione turistica guardando con particolare attenzione all’ Italia” aggiunge Gordana Plamenac direttore dell'Ente Nazionale del Turismo della Serbia “La ricchezza dell’eredità storica e culturale della Serbia, quale resto di molte civiltà passate, ha da sempre attirato l’attenzione dei turisti. Questa mostra è la perfetta dimostrazione della varietà della ricchezza della cultura europea che unisce i capolavori dell’architettura medievale ecclesiastica Serba. Il nostro obbiettivo sarà quindi rafforzare sul mercato italiano le destinazioni del paese legate a questa significativa offerta culturale.”
Ispirata dal passato, ma al contempo rivolta al futuro, la Serbia avanza verso nuove prospettive, ricavandosi spazio tra le destinazioni turistiche sempre più richieste e confermandosi meta ideale per viaggiatori che sanno apprezzare le particolarità di un paese in cui si è fatta la Storia.