14. gennaio 2014
L'International New York Times include la Serbia - in particolare la regione di Subotica - Horgoš - tra le 52 destinazioni da non perdere nel 2014, luoghi non ancora battuti dal turismo di massa tutti da scoprire. Subotica è una delle otto regioni vinicole del...
L'International New York Times include la Serbia - in particolare la regione di Subotica - Horgoš - tra le 52 destinazioni da non perdere nel 2014, luoghi non ancora battuti dal turismo di massa tutti da scoprire. Subotica è una delle otto regioni vinicole del Paese, situata al confine settentrionale con l'Ungheria ed è parte della Strada del vino di Palić - un itinerario enogastronomico che prende nome dalla cantina Palić, una delle più antiche della Serbia, in cui si tramanda l’antica tradizione dei “vini sabbiosi” di Subotica e Horgoš. L’intera regione sorge, infatti, sui terreni sabbiosi che in epoca preistorica costituivano il fondo del Mare Pannonico: per questo motivo i vini locali vengono chiamati popolarmente “vini delle sabbie”.Questa tipologia di terreno, il clima continentale moderato e i vitigni pregati, contribuiscono alla creazione di ottimi vini come i rossi Zdrepceva Krv, Pinot Nero e Merlot e i bianchi Muscat Croquant, Muscat Ottonel, Pinot grigio e bianco. Da alcuni anni questa zona è diventata anche una delle mete turistiche più rinomate della Serbia: qui si trovano le terme, la riserva naturale del lago Ludas e una gran numero di aziende agricole dove si possono gustare i vini locali abbinati ai piatti tipici come gulasch, perkelt o galletto.
La Serbia è sempre di più la destinazione balcanica per eccellenza, come confermano anche i dati presentati nel report del World Travel & Tourism Council (WTTC) realizzato in collaborazione con Oxford Economics, il Ministero dell’Economia della Serbia e l'Ente Nazionale del Turismo serbo: l'incidenza del settore turistico sul Pil nel 2011, è stata del 5,4%, pari a quasi 1,7 miliardi di euro. Lo studio intitolato “Serbia – Travel & Tourism Development Potential 2011-2023” prevede, inoltre, che nel 2023 questo dato sfiori i 4 miliardi di euro cioè il 6,8% del Pil nazionale serbo.